Salvo, è stato chiamato così perché senza l’intervento delle Guardie OIPA del nucleo di Ancona non si sarebbe mai salvato da una fine misera e solitaria.

Viveva legato a catena ad un albero, in mezzo a un campo, con la sua cuccia e il fango come unica compagnia.

Salvo era un cane da caccia e il suo proprietario non viveva più nel casolare adiacente ormai da tempo, tornava sul posto nell’unico tentativo di nutrirlo come se il cibo potesse compensare la solitudine che lo stava divorando.

Salvo è stato messo in cura per la rogna che gli stava divorando la cute. Dopo averlo ceduto a un’Associazione di zona è rimasto per un breve periodo in struttura e subito dopo ha trovato una splendida famiglia pronto ad accoglierlo a braccia aperte.

Il proprietario era convinto che Salvo fosse nel suo contesto ideale, la catena all’albero e la cuccia nel fango erano tutto ciò che secondo lui avrebbe concepito come casa.

Oggi Salvo vive in una casa vera, è amato e adora le sue cucce morbide, il divano e i suoi giochi.